tre studi

Coronavirus fase 2, fare le scelte giuste grazie alla data science: ecco come

Dagli effetti dell’infodemia alle misure fiscali da intraprendere nella Fase 2, la gestione dell’emergenza sta portando alla ribalta la necessità di strumenti di analisi sempre più affidabili. Ecco come un gruppo di ricerca italiano accende un riflettore sulla complessità delle risposte a grandi eventi globali

Pubblicato il 22 Apr 2020

Walter Quattrociocchi

ricercatore, Università ca foscari di Venezia

selfie - dismorfia digitale

Il matrimonio tra data science e politica ormai non è più rimandabile. Se ne sono resi conto tutti, forse un po’ in ritardo, ma c’è consenso. Vediamo come strumenti scientifici e analisi dei big data in particolare possono trasformarsi in leve delle strategie dei governi nella gestione della pandemia. Ma non solo.

Le risposte complesse della Scienza

Quando riaprire? Come evitare i danni economici? Come coniugare la salute pubblica con libertà irrinunciabili in una società di tradizione democratica? Esiste un punto di equilibrio che permetta una riapertura e mantenga basso il livello dei contagi? È sacrosanto chiedere queste risposte alla Scienza. Ma non è detto che le abbia sempre.

E comunque le risposte possono non essere univoche. Situazioni tanto complesse e inedite possono mettere in evidenza l’inadeguatezza degli strumenti che abbiamo a disposizione di fronte all’ignoto. Lo scienziato non è un mago o un sacerdote. La Scienza contemporanea ha certamente uno strumento in più, dato dalla multidisciplinarietà e dalla possibilità di confronto e – perché no? – anche di scontro. Il lavoro della data analysis è molto articolato: richiede una forte attenzione alle fonti, bisogna validarle e soprattutto cercare di capire quali informazioni si possano estrarre e utilizzare e soprattutto misurare l’incertezza.

Per esempio continuare ad insistere con Twitter come fonte di informazione, quando gli utenti sono ormai migrati altrove, non ha senso. I social media main stream sono ormai zone presidiate che mal si prestano alla diffusione di contenuti fasulli. Molto più facile muoversi in ambiente meno controllati come Gab o le App di messaggistica.

Insieme ai miei collaboratori ci siamo messi di buona lena per cercare di capire cosa fare per tirare fuori informazioni utili per affrontare la crisi indotta dalla pandemia. Ci siamo cimentati su 3 studi.

Il primo orientato a capire come il Covid-19 abbia cambiato la nostra dieta mediatica online; il secondo con l’idea di modellare la diffusione del virus per eventualmente simulare scenari per la riapertura e, con il terzo, abbiamo cercato di capire quali fossero i danni economici indotti dal blocco delle attività.

Epidemia, l’effetto dei social media

Studio 1: l’infodemia da Covid-19[1]. Abbiamo affrontato la diffusione di informazioni sul COVID-19 con una analisi massiva dei flussi di Twitter, Instagram, YouTube, Reddit e Gab. Analizzando il coinvolgimento e l’interesse per l’argomento COVID-19, abbiamo fornito una valutazione differenziale sull’evoluzione del discorso su scala globale per ciascuna piattaforma. Abbiamo caratterizzato la diffusione di informazioni da fonti discutibili, trovando che ciascuna piattaforma presenta volumi e intensità di disinformazione diverse.

Tuttavia, il modo in cui le informazioni si diffondono non è diverso per quelle provenienti da fonti affidabili da quelle provenienti da fonti discutibili. Infine, siamo riusciti a stimare il livello di amplificazione delle notizie inattendibili piattaforma per piattaforma.

La nostra analisi suggerisce che la diffusione delle informazioni è guidata dal paradigma di interazione imposto dai social media specifici e/o dai modelli di interazione specifici di gruppi di utenti coinvolti nell’argomento.
Riteniamo che la comprensione delle dinamiche sociali alla base del consumo di contenuti e dei social media sia un argomento importante, poiché potrebbe aiutare a progettare di più modelli epidemici efficienti che tengono conto del comportamento sociale e ne implementano di più strategie di comunicazione efficienti in tempo di crisi.

L’impatto del blocco sull’economia

Studio 2: impatto della mobilità sull’economia[2]. Facebook, attraverso l’iniziativa Data For Good ci ha messo a disposizione i dati di mobilità, che noi abbiamo collegato ad alcuni indicatori economici per cercare di capire quali sono le realtà più colpite dal “lockdown”. In risposta alla pandemia di COVID-19, molti governi nazionali hanno applicato restrizioni alla mobilità per ridurre il tasso di infezione.
Noi abbiamo effettuato un’analisi approfondita dei dati della mobilità italiana forniti da Facebook per studiare in che modo le strategie di blocco influenzino le condizioni economiche degli individui e dei governi locali. Per farlo, abbiamo modellato il cambiamento della mobilità come uno shock esogeno simile a un disastro naturale.

Emergono due modi in cui le restrizioni alla mobilità riguardano i cittadini italiani. Innanzitutto, scopriamo che l’impatto del blocco è più forte nei comuni con una maggiore capacità fiscale. In secondo luogo, troviamo un effetto di segregazione, poiché le restrizioni alla mobilità sono più forti nei comuni per i quali la disuguaglianza è più elevata e in cui le persone hanno un reddito pro capite inferiore.

Le implicazioni politiche dei nostri risultati suggeriscono la necessità di misure fiscali asimmetriche. In assenza di linee di intervento mirate, il blocco indurrebbe un ulteriore aumento della povertà e della disuguaglianza.

Fase 2: fattori geografici e sociali

Studio 3: l’importanza dei fattori geografici e sociali nelle exit-strategies[3] . Nonostante il Covid-19 abbia stimolato una vasta produzione di articoli scientifici, i dati sono spesso incompleti e la valutazione precisa di parametri che permetta di approntare modelli predittivi è ancora un problema.

In questo contesto, abbiamo deciso di concentrarci su alcune domande metodologiche generali: in che misura i parametri del modello possono variare pur adattando i dati sperimentali? Quali sono i fattori che influenzano la diffusione delle epidemie nelle regioni e nei paesi? Quali sono le determinanti delle epidemie all’interno di un paese? Gli interventi di quarantena precoce possono sopprimere la crescita di un’epidemia?

Partendo dai dati italiani per ricavare parametri realistici, abbiamo analizzato possibili scenari di ripresa tenendo conto sia del ruolo della mobilità che del ruolo dei contatti sociali.

In primo luogo abbiamo evidenziato come, sebbene la mobilità determini i ritardi osservati nell’inizio delle epidemie, essa non svolga un ruolo importante una volta che esse abbiano avuto inizio. Si tratta di un risultato importante e generale, che indica come, adottando specifiche misure abilitanti, si possa ricostruire gradualmente la rete di mobilità senza gravi impatti sull’evoluzione dell’epidemia. Potrebbe essere sicuro e appropriato rimuovere il blocco su base regionale, anziché eliminare le restrizioni in tutta Italia allo stesso tempo. In effetti, potrebbe essere irragionevole mantenere bloccate le regioni dove l’epidemia è iniziata prima; al contrario, regioni in cui l’epidemia è
iniziata con qualche ritardo potrebbe subire un forte contraccolpo se sottoposte a una rimozione prematura del blocco.

In secondo luogo, abbiamo mostrato come la struttura dei contatti sociali tra classi di età sia un fattore che, se non preso in considerazione, possa minare seriamente le previsioni dei modelli. Una exit strategy che consideri attentamente le interazioni tra le diverse fasce di età potrà mitigare fortemente i rischi di ripresa epidemica. Mostriamo che i giovani (0-19) e i vecchi (70+) sono le classi che interagiscono più intensamente. Di conseguenza, specifiche strategie di mitigazione su queste due classi può produrre un impatto significativo sui tassi di diffusione nel fase post-blocco. In effetti, i nostri risultati mostrano l’importanza della progettazione misure di distanziamento fisico specifiche per gli anziani e, inoltre, possono orientare le decisioni sulle limitazioni ai contatti sociali per i giovani. Nel complesso, il nostro i risultati forniscono una guida su come allentare alcune delle restrizioni alla mobilità
la popolazione attiva (20-69), mentre riduce la propagazione di contagio nella fase post-lockdown.

In terzo luogo, abbiamo capito in quali condizioni si possa verificare il malaugurato scenario in cui si debba periodicamente riprendere e rilasciare la quarantena, indicando quindi i parametri epidemiologici da tenere sotto controllo per evitare una tale sciagura.

In conclusione

In Italia, ci si muove troppo spesso in maniera frastagliata e, quindi, poco efficace. Il tutto risulta irrimediabilmente macchiato di un provincialismo nostrano in cui l’autorevolezza è frutto più del cicaleccio che dei meriti. La Scienza, quella vera, si fa a suon di articoli, di lotte accese e di aspri dibattiti all’interno della comunità scientifica internazionale: in un mondo globalizzato, gli orti locali hanno poco senso e fanno solo danni. Il nostro Paese, forse più di altri, si culla ancora in paradigmi vecchi e inadeguati che mal si rapportano con la realtà. C’è un gran bisogno di Scienza. Ci hanno provato per primi i giornalisti, a volte con successo, a volte (molto più spesso) no.

La pandemia ha messo a nudo tutte le criticità di un sistema che è difficile da svecchiare e da ripulire dal cicaleccio. Ci siamo cullati bellamente blastando persone online per quei 10 minuti di ilarità che sono poi costati tanto a tanti. Il costo è stato far passare in maniera scomposta un messaggio completamente errato e polarizzante, cioè che la Scienza sia univoca, monolitica e autoritaria.

Il messaggio distorto ha attecchito perché c’era e c’è una carenza di cultura scientifica che, unita ad una polarizzazione crescente, alimenta l’antagonismo tra élite e persone. Carenza di cultura scientifica enorme che permette a chiunque di parlare come esperto in qualunque talk show, confrontandosi con personaggi provenienti da tutt’altro ambiente, sfoggiando titoli che sarebbe quantomeno necessario verificare.
Il problema spesso è a monte, nell’incapacità di chi seleziona di valutare la serietà dell’interlocutore di turno, cedendo spesso alla tentazione di preferire personalità più inclini a frequentare parterre televisivi che laboratori di ricerca. Chiunque offre certezze inoppugnabili non offre un buon servizio alla Scienza. Perché la scienza si muove sul piano dell’incertezza e della complessità. Se la politica chiede certezze alla Scienza, sta allo scienziato spiegare esattamente i termini di quello che può dire e non può dire. In realtà, sappiamo che la matassa è complicata, il rumore è tanto e che ci si capisce poco.

I dati sono una chiave di lettura della complessità se posti in un paradigma appropriato. Parlare a sproposito di machine-learning e Intelligenza artificiale fa parte di quel manierismo provinciale di cui sopra.

Per ora è tutto. Stay Tuned

  1. https://arxiv.org/abs/2003.05004
  2. https://arxiv.org/abs/2004.05455
  3. https://arxiv.org/abs/2004.04608

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3